La pustolosi palmoplantare è una malattia cutanea recalcitrante senza trattamento biologicamente approvato.
E' stato ipotizzato il coinvolgimento della interleuchina 23 ( IL-23 ) e citochine della linea di cellule T helper di tipo 17 nella patogenesi della pustolosi palmo-plantare.
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Guselkumab ( Tremfya ), un anticorpo monoclonale anti-IL-23, in pazienti giapponesi con pustolosi palmo-plantare.
È stato condotto uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, durato 24 settimane, tra il 2013 e il 2014, in 11 Centri in Giappone.
I partecipanti erano pazienti con pustolosi palmoplantare da moderata a grave che non rispondevano adeguatamente ai trattamenti convenzionali.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere Guselkumab 200 mg mediante iniezione sottocutanea oppure placebo corrispondente nelle settimane 0 e 4.
Sono stati misurati i cambiamenti nei punteggi totali degli esiti correlati alla pelle dal basale alla fine della settimana 16 ( cutoff clinico primario ) e fino alla settimana 24.
Le analisi dei biomarcatori del siero sono state eseguite al basale, alla settimana 4 e alla settimana 16 e la sicurezza è stata monitorata fino alla settimana 24.
Su 49 pazienti randomizzati ( 35 donne, 71%, età mediana 52 anni ), 41 hanno completato lo studio alla settimana 24.
I punteggi medi di indice di gravità della pustolosi palmoplantare ( endpoint primario ) sono migliorati significativamente rispetto al basale nei pazienti trattati con Guselkumab ( -3.3 vs placebo -1.8 ) ( differenza media dei minimi quadrati, -1.5, P=0.03 ).
Alla settimana 16, i punteggi dell'area di pustolosi palmoplantare e dell'indice di gravità ( differenza media dei minimi quadrati -5.65, P=0.009 ) e la percentuale dei pazienti che ha raggiunto una riduzione del 50% in questi punteggi ( differenza nella proporzione, 39.2; P=0.009 ) sono migliorati in modo significativo.
Una percentuale numericamente più alta di pazienti ha avuto un punteggio di valutazione globale del medico di 1 o inferiore nel gruppo Guselkumab rispetto al placebo.
Il miglioramento dei punteggi di efficacia è stato mantenuto fino alla settimana 24 nel gruppo Guselkumab.
Significative riduzioni rispetto al basale nei livelli di citochine IL-17A e IL-17F sono state osservate alle settimane 4 e 16.
La frequenza degli eventi avversi emergenti dal trattamento è stata paragonabile nel gruppo Guselkumab ( 19 su 25 pazienti, 76% ) e nel gruppo placebo ( 18 su 24 pazienti, 75% ).
Gli effetti indesiderati frequenti hanno compreso nasofaringite ( 14 pazienti, 29% ), cefalea ( 3 pazienti, 6% ), dermatite da contatto ( 3 pazienti, 6% ) ed eritema al sito di iniezione ( 3 pazienti, 6% ).
Durante lo studio non sono emersi importanti problemi di sicurezza.
In conclusione, il target interleuchina-23 ( IL-23 ) e la sua cascata immunitaria associata con Guselkumab può rappresentare una opzione terapeutica sicura e utile per il trattamento della pustolosi palmoplantare. ( Xagena2018 )
Terui T et al, JAMA Dermatol 2018; 154: 309-316
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