Sebbene la maggior parte dei pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose trattati con Cetuximab ( Erbitux ) sia andato incontro a progressione, quelli in cui il tumore non è progredito hanno raggiunto una risposta duratura.
E’stata condotta una revisione retrospettiva dei dati dei pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose ( cSCC ) ricoverati presso l’ospedale dell'University of California, San Francisco ( UCSF ) ( Stati Uniti ).
L’analisi è stata effettuata su 18 pazienti con carcinoma della pelle a cellule squamose in forma avanzata.
Tra i pazienti con dati di follow-up disponibili, nel 75% dei casi il cancro è progredito, e di questi, il 58.3% è deceduto.
Poco più del 44% dei pazienti sono stati trattati in modo concomitante con Cetuximab e radioterapia.
Tra i pazienti, sottoposti a trattamento radioterapico e a trattamento con Cetuximab, contemporaneamente, il 42.9% è andato incontro a progressione contro il 100% dei pazienti che non avevano ricevuto un trattamento concomitante.
Il periodo medio dalla diagnosi all’inizio del trattamento con Cetuximab è stato di 42.1 mesi, e il tempo medio di trattamento con Cetuximab alla progressione è stato di 7.5 mesi.
Il periodo medio di progressione verso la morte è stato di 20.6 mesi.
Nei pazienti con nessuna progressione del tumore, la sopravvivenza media libera da progressione dopo aver iniziato il trattamento con Cetuximab è stata di 24 mesi.
Inoltre, nessuno dei pazienti è deceduto. ( Xagena2014 )
Fonte: American Society for Dermatologic Surgery ( ASDS ) Annual Meeting, 2014
Dermo2014 Onco2014 Farma2014