I tumori della pelle non-melanoma ( NMSC ) sono i tumori più frequenti nei soggetti che hanno subito trapianto di organi solidi, con un alto tasso di successivi tumori.
Sono stati descritti in una analisi retrospettiva i successivi tumori NMSC in una grande coorte di pazienti sottoposti a trapianto di fegato ( LTR ) con un lungo follow-up, e sono stati analizzati i fattori che lo influenzano, incluso il regime immunosoppressivo.
Sono stati inclusi in totale 96 trapianti di fegato ( 76 maschi ) con una storia personale post-trapianto di carcinoma a cellule squamose, carcinoma a cellule basali o malattia di Bowen, con un follow-up mediano di 12.4 anni dopo trapianto di fegato.
Il follow-up mediano dopo il primo tumore NMSC è stato di 6.4 anni.
In tutto, 52 pazienti ( 53.1% ) hanno sviluppato 141 successivi tumori NMSC con un rapporto carcinoma a cellule squamose / carcinoma a cellule basali di 1.8 : 1.
Il rischio di sviluppo di un secondo NMSC è stato pari a 13.7% a 1 anno, del 28.4% a 2 anni, del 49.4% a 5 anni, del 65.7% a 10 anni e dell'88.4% a 15 anni.
L'analisi multivariata ha rilevato che il fototipo I o II della pelle ( vs III o IV ) era un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di un secondo tumore NMSC ( hazard ratio, HR=2.556, P=0.001 ), mentre il ritiro degli inibitori della calcineurina è risultato significativamente protettivo ( HR=0.358, P=0.09 ).
In conclusione, i successivi tumori della pelle non-melanoma sono molto frequenti tra le persone sottoposte a trapianto di fegato, e la conversione da un regime immunosoppressivo basato su un inibitore della calcineurina a un inibitore mTOR / regime immunosoppressivo basato su antimetabolita può ridurre i successivi tumori NMSC. ( Xagena2018 )
Funk-Debleds P et al, J Am Acad Dermatol 2018; 79: 84-91
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